TUTTI CONTRO LE SLOT. NIENTE PAURA…SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE
- Dettagli
- Categoria: News
- Visite: 1131
Le campagne elettorale fanno dare i numeri, si sa. Non c’è tornata elettorale che si ricorsi nella quale i vari partiti politici non si siano lanciati nel fare le promesse più incredibili. Taglio delle tasse, interventi per il sociale e chi più ne ha più ne metta. La cosa davvero particolare è che quest’anno tra le top ten delle promesse che tutti fanno e che quasi nessuno manterrà c’è finita anche la campagna contro le slot. Come nella migliore delle tradizioni con un’abile ma poco fantasiosa operazione di copia-incolla aspiranti amministratori locali e potenziali europarlamentari percorrono la Penisola stringendo mani, abbracciando anziani e scattando foto con redenti baristi che, grazie al fatto di essere folgorati sulla via di Damasco da San Bernardino da Siena (considerato il santo protettore dei no-slot), godono, soprattutto nei social, di una popolarità pari a quella dei nuovi e poco interessanti protagonisti dell’ultima edizione del Grande Fratello. Nell’attesa di vederli presto sfilare insieme a qualche altro collega che, come loro, si è lanciato nella scelta ‘etica’ di non servire alcolici (perché l’alcool, questo sì, provoca migliaia di morti l’anno) o vendere sigarette o meglio ancora di non spacciare tramezzini ipercalorici ad adolescenti in evidente sovrappeso e a sicuro rischio diabete, dedicano qualche minuti del loro tempo ad incontrare politici e a partecipare a convegni sul gioco d’azzardo patologico ‘opportunamente’ organizzati all’uopo.
Così scopriamo che i grillini promuovono i loro candidati al Parlamento Europeo al grido di ‘Smetti e Vinci”, la Lega Nord lombarda invece è impegnata in un vero e proprio no-Slot tour e i Fratelli d’Italia sono lanciati alla riscossa al grido di ”via le slot dai bar”. Per non essere da meno il Partito Democratico lancia proclami (per lo più scritti) e programmi elettorali nei quali non manca mai il riferimento ai pericoli del gioco d’azzardo e partiti minori, vedi Sel e Italia dei Valori, ne fanno il punto forte della loro campagna elettorale.
Tutto questo clamore intorno ad un fenomeno che merita sicuramente interesse ma che non è sicuramente grave quanto tantissime altre questioni di cui la politica dovrebbe occuparsi ci porta a farci una domanda: queste campagne contro le slot (nello specifico) sono davvero così efficaci in termini di consenso o tutti i partiti scelgono di farsene portavoce perchè, tutto sommato, non costituiscono un grande impegno?
Sarà interessante, alla fine della bufera, vedere quanti dei politici che oggi predicano i rischi e le malefatte del settore delle slot domani continueranno ad occuparsene in modo concreto.
Siamo curiosi di sapere quanti di loro avranno la buona volontà di dedicarsi a capirne qualcosa, senza continuare a ripetere dati e fatti evidentemente non corretti, e prendere provvedimenti sensati.
A quegli operatori del comparto che in queste settimane assistono con un certo disagio alle iniziative promosse dai politici dei vari schieramenti contro il settore degli apparecchi da intrattenimento ( va ricordato infatti che la Lombardia si è schierata anche contro flipper e videogiochi) , vorrei dire che in fondo sono solo nati nel Paese sbagliato. Se infatti avessero deciso di svolgere la loro attività a Malta sarebbe stato tutto diverso. In questo piccolo Paese del Mediterraneo, che è ormai parte a tutti gli effetti dell’Unione Europea, la campagna elettorale si sta ‘giocando’ anche sulle promesse di incentivi e sostegni all’industria del gioco d’azzardo. Il partito al governo come quello all’opposizione, hanno inserito nel loro programma elettorale provvedimenti a sostegno delle imprese, anche estere, che decidono di cimentarsi sul mercato del gioco d’azzardo online. Questo vuol dire riduzione delle imposte e incentivi all’assunzione. Questo vuol dire che le società di tutta Europa penseranno seriamente ad investire in un Paese che oggi vede la sua Economia dipendere per il 9% proprio dalle imprese che offrono servizi di gioco d’azzardo online. Servizi che, nonostante gli sforzi del nostro regolatore, sfuggono spesso ai controlli e alle restrizioni imposte dalla nostra normativa. Con buona pace dei grillini, dei leghisti e di tutti i politici che oggi promettono soluzioni e rimedi che non troveranno mai.
FONTE: JAMMA