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Rai Pubblicità. No alla pubblicità al gioco d’azzardo, 4-5 milioni di euro in meno in bilancio

 

L’ad di Rai Pubblicità Fabrizio Piscopo: “La raccolta per gli Europei di calcio a quota 59 milioni di euro, per le Olimpiadi obiettivo 8 milioni. Chiusura d’anno a 700 milioni di euro, in crescita del 6%”. Ma dal servizio pubblico spariscono le pubblicità di ‘betting’.

 

 

“La raccolta pubblicitaria per gli Europei è a quota 59 milioni di euro – spiega Piscopo a Today Pubblicità Italia -, una somma destinata a crescere a seconda dei risultati dell’Italia durante l’avanzamento del torneo, con l’eventuale ricorso a tempi supplementari e rigori in caso di pareggio”.

La stagione ‘sportiva’ della Rai proseguirà con le Olimpiadi di Rio, per le quali “l’obiettivo di raccolta è di 8 milioni di euro”, continua Piscopo. Intanto, il 28 giugno, le reti di Viale Mazzini presenteranno a investitori e centri media i nuovi palinsesti autunnali “che vedranno Rai 2 al centro di importanti cambiamenti, seguita da Rai 3 per la quale non mancheranno sorprese”.

Non sono attese sorprese, invece, per i conti della concessionaria nel corso dell’anno. L’ad è fiducioso, infatti, nel raggiungimento a fine 2016 di un fatturato di 700 milioni di euro, in crescita del 6% (Europei compresi) rispetto ai 670 milioni con cui si era chiuso il 2015.

“Il risultato sarebbe stato superiore ma, da quest’anno, non ci saranno più a bilancio i 10 milioni di spot incassati dai Rai YO YO e i circa 4-5 milioni provenienti dalla pubblicità di aziende di ‘betting’ che la Rai, come broadcaster di servizio pubblico, ha deciso di non raccogliere più”, conclude Fabrizio Piscopo.