Giochi, Baretta (Mef): “Riduzione payout principio che condivido, netto no a relegare sale in periferia. Inasprire pene contro illegale, rimedi anche per online. Divieto parziale pubblicità insufficiente”
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“La questione è molto urgente, la legislatura è in fase conclusiva ed è bene chiudere prima. Vogliamo fare un’intesa con gli enti locali con i quali siamo arrivati a buon punto”.
E’ quanto ha affermato il sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta, intervenendo alla trasmissione ‘La Radio ne parla’ su RaiRadio1, che oggi ha dedicato una puntata sull’azzardo.
“Gli Enti locali si sono mossi con provvedimenti di tipo restrittivo non avendo regolamentazioni. L’obiettivo è dimezzare l’offerta. La manovra sarà complessiva. Se noi tassiamo con l’obiettivo di un’entrata significante e poi vanifichiamo non ha senso. La linea che abbiamo intrapreso è quella di avviare una riduzione del gioco che riguarderà anche le entrate, per una rinuncia di una parte del gettito da parte dello Stato dettata dalle esigenze di tutela della salute pubblica”.
Quanto ai possibili aumenti delle tasse di cui si sta ragionando in queste ore a Palazzo Chigi, il sottosegretario ha spiegato che “la riduzione del payout la condivido perchè riduce la propensione al gioco” ma si è detto “contrario nettamente all’apertura delle sale da gioco in periferia come proposto dagli enti locali”.
Un modo che ritiene “inadeguato” per intervenire rispetto alla riduzione del gioco sul territorio perché “porterebbe alla creazione di zone ‘a luci rosse’ dove relegare l’offerta di gioco. Non credo che avere via Condotti senza una slot e Tiburtina piena di sale possa risolvere i problemi e ridurre la ludopatia. Ritengo molto più utile avere meno sale in generale sul territorio e di qualità. Servono provvedimenti per raggiungere un equilibrio, vanno cambiate le attuali slot”.
Parlando invece del mercato dell’online, Baretta ha evidenziato che “con il ministro della Giustizia stiamo ragionando su come intervenire nei confronti del gioco illegale e abbiamo già trovato dei punti per contrastare l’illegalità anche riguardo al gioco online, con interventi che riguardano i concessionari ma anche e soprattutto l’attività repressiva per contrastare gli illeciti sul territorio. Dobbiamo sicuramente inasprire anche le pene ulteriormente e su questo ci stiamo lavorando. Forse rispetto all’online possiamo fare qualcosa in più e anche per questo abbiamo avviato un ragionamento mirato a dare risposte concrete”. Quanto alla pubblicità, Baretta ha ricordato che “abbiamo proibito la pubblicità dalle 7 alle 22 ma non è sufficiente, prepariamoci a fare un altro passo”.