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Gioco d’azzardo patologico, ecco il decreto con il riparto del Fondo da 50 milioni

(Jamma) – Il Ministero della Salute ha invitato all’esame delle Regioni lo schema di decreto con la proposta di riparto del Fondo per il gioco d’azzardo patologico, istituito dalla legge di Stabilità 2016.

 

“Stante la segnalazione d’urgenza del Ministero per l’approssimarsi della chiusura del corrente esercizio finanziario, si chiede di acquisire dalla Regione Piemonte, Coordinatrice della Commissione Salute, l’assenso tecnico, ove non si registrassero osservazioni e si ritenesse di poter procedere senza un previo incontro tecnico” si legge nella nota.

Il Fondo ammonta in totale a 50 milioni di euro. “La somma viene ripartita per l’anno 2017 tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in ragione delle quote di accesso al finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, relative all’annualità 2016”.

Gli importi sono così suddivisi: Lombardia (8,22 milioni), Lazio (4,81), Campania (4,65), Sicilia (4,1) e Veneto (4 milioni). Seguono con 3,7 milioni Emilia Romagna e Piemonte, nonché Puglia (3,3) e Toscana (3,1). Poi Calabria (1.6 milioni), Sardegna (1,37), Liguria (1,36), Marche (1,29), Abruzzo (1,10) e Friuli (1). In coda Umbria (751mila), Basilicata (474mila), Molise (261mila) e Val d’Aosta (106mila). Infine le province autonome di Trento (438mila) e Bolzano (416mila), le cui quote sono calcolate solo ai fini dell’art. 3, che specifica “ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n.191, le quote riferite alle Province autonome di Trento e Bolzano sono rese indisponibili”.

La bozza di decreto prevede che entro il 31 marzo 2018 Regioni e Province autonome trasmettano al Ministero: “la delibera di giunta di approvazione nel corso del 2017 dei Piani biennali; formale certificazione dell’avvio delle attività previste dai predetti Piani e la relazione, a cura dei referenti scientifici dei Piani stessi, sullo stato di attuazione delle attività previste negli anzidetti Piani”.

DECRETO