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IL GAP NON SI COMBATTE BLOCCANDO LE NEWSLOT

Un articolo pubblicato oggi sul gazzettino.it parla di gioco d’azzardo su computer e sui telefonini più evoluti, gli smartphone. Il pezzo in edizione nazionale racconta le esperienze del Serd (Servizio per le dipendenze) di Conegliano costretto a fare “i conti con i primi casi di dipendenza da gioco sul web. Fabio, il nome è di fantasia, è una delle persone che negli ultimi mesi ha bussato all’ambulatorio dell’Usl 7 chiedendo aiuto.
Coneglianese, 24 anni, operaio in un’azienda locale, in poco tempo ha trasformato un «passatempo» nato per caso in un’ossessione, tanto da dilapidare tutto il suo stipendio tentando la fortuna con i giochi online.
Accedendo, anche 24 ore su 24, direttamente dal suo cellulare, senza sosta. Come Fabio, tanti altri giovani, molti però quelli che non riescono ancora a chiedere aiuto: sono i primi casi di dipendenza online che si registrano nell’Usl 7. Si affiancano purtroppo a quelle tradizionali”.
Il caso dimostra l’inutilità e l’inefficacia dei divieti introdotti dalla varie disposizioni territoriali.
Ma dimostra anche la cattiva informazione che è stata fatta sul fenomeno del gioco e la dubbia preparazione di chi si ostina a proporre soluzioni e divieti tentando di regolamentare una materia che non conosce.

FONTE: JAMMA